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venerdì 28 novembre 2008

SOCIAL CARD A VANTAGGIO DI CHI?


su http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/articoli/economia/la_logica_degli_spot.php
Antonio Di Pietro scrive

"Una persona che guadagna seimila euro l’anno che ci fa con 40 euro al mese?
C’è un detto che dice meglio poco che niente, ma in questo caso il poco e il nulla sono così simili che è difficile distinguerli.
Mi auguro davvero che nei provvedimenti anticrisi che il governo si appresta a varare non si proseguirà con la logica degli spot come si è fatto fino ad oggi in molti altri settori.
Purtroppo però la "social card", almeno per il momento, sembra più l’ennesimo spot che un provvedimento serio in grado di aiutare davvero chi ha bisogno.
Troppi gli aspetti che lasciano perplessi. Infatti la carta sarà rivolta ad una platea molto ristretta rispetto a quella che ne avrebbe effettivamente bisogno. Ne beneficieranno solo 1.300.000 persone su una platea si almeno 6.000.000.
Per il resto, a parte l’elemosina di 40 euro, è tutto molto fumoso. Si parla di sconti in negozi e catene convenzionati, ma quanti sono questi esercizi che si sono già convenzionati? Dove sono?
Se questi dati fossero stati già disponibili sarebbe stato opportuno fornirli per poter valutare sulla base dei fatti e non sulle parole a cui ci ha abituato il governo. Si parla di un bonus di due mesi arretrati per chi richiederà la carta entro dicembre, ma non si capisce se i moduli per richiederla saranno inviati agli aventi diritto in tempo utile.
Una notizia certa, però, c’è: si tratta della commissione che percepirà Mastercard sulla spessa effettuata con la social card. Almeno qualcuno sa già quanto potrà guadagnare dall’iniziativa."


Io però, non solo mi chiedo come non ci si vergogni nel dare solo 40 euro a chi non si capisce come possa essere ancora vivo con 500 euro al mese, ma visto che l'operazione Social Card promette anche di offrire sconti su prodotti, mi sfaccio anche altre domande:
QUALI SARANNO LE CATENE CONVENZIONATE ?
QUALI SARANNO I PRODOTTI IN SCONTO?
Per ora nessuna risposta, ma è presumibile che saranno i soliti, quelli cosiddetti di "marca".
Quelli ambiti, quelli che, con anni e anni di puntuali spot pubblicitari, hanno conquistato un nome che vuol dire fiducia per i consumatori ignari che, credendo di comprare un prodotto italiano, finanziano invece multinazionali straniere che riciclano allegramente prodotti scaduti e ingredienti avariati. Come sempre saranno loro a guadagnarci, assicurandosi comunque 1.300.000 consumatori. Bel colpo in periodo di crisi. D'altro canto è giusto che venga favorito chi per anni ha finanziato con la pubblicità, la tv commerciale e la sua ascesa.
Se poi la tv commerciale coincide con il governo... be' questo è solo un pensiero da comunisti sovversivi.
Certo, per i consumatori meno abbienti sarà comunque un vantaggio poter usufruire degli sconti, ma questi sconti chi li pagherà?
saranno le aziende a ridurre il guadagno... oppure come sempre lo pagheremo noi attraverso contributi statali?
ed inoltre, se proprio dobbiamo sostenere l'economia, non sarebbe meglio convenzionare i produttori locali piuttosto che quelli dei soliti Big Spender ?
Devo dire che più ragiono sulla Social Card e più mi sembra un'assicurazione sul consumo... ma a vantaggio di chi?

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